NATALE

 Com'era bello una volta il mio Natale!
Al mattino si sentiva per la casa un insolito fermento generale
e nell'aria si spandeva a poco a poco un profumo delizioso e originale.
Fuori era freddo, ma il caldo affetto
che ci univa, era più dolce del tepor del caminetto….
Com'era bello a Natale il nostro abete,
alto, superbo, con più di cento candeline accese,
e lì vicino facevamo un gran Presepe
sempre più bello. Ogni anno si cambiava il paesaggio,
si aggiungeva uno stagno o un nuovo personaggio….
ma umile restava il Bambinello nella grotta di paglia,
vegliato dal bue e l'asinello.
Com'era bello vedere la famiglia così riunita!
Intorno alla tavola imbandita insieme dicevamo la preghiera…
dopo c'era l'attesa che il babbo scoprisse con aria di
autentica sorpresa, la letterina nascosta sotto il piatto..
Ricordo il suo sguardo, ogni suo atto
e il suo sorriso alla lettura di quella ingenua scrittura!
Con parole diverse, noi  bambini
si prometteva sempre di esser più ubbidienti e meno birichini.
E a sera, che emozione, quando sul finir della giornata,
andavo al pianoforte per la mia sonata…
talvolta,per attirare ancora l'attenzione,
recitavo una poesia per l'occasione;
allora ero premiata con tanta tenerezza,
da tutti quanti  ricevevo un elogio, un sorriso o una carezza.
Poi un ultimo bacio della mamma sollecitava:
"Bambini, su da bravi, è tardi, a nanna!"