LA NEVE
Cade
la neve stamattina,
vien da molto lontano, dal regno
freddo del gelo e
della brina.
Sembra stanca, scende dal cielo piano,
silenziosa, lieve, si
posa sui rami
e su ogni stelo disegna i suoi ricami…
Volteggia, danza,
come una musica muta dolce e lenta,
poi sopra una coltre candida riposa e si
addormenta.
Incantata, guardo quel turbinio di fiocchi,
come quando
correvo alla finestra
e affascinata, dimenticavo per ore i miei
balocchi.
Magico paesaggio innevato,
mi piaci ancora e dolcemente
mi
fai tornare indietro, nel passato….
Grida, schiamazzi, pazze
scivolate,
visini infreddoliti, mani arrossate, strani pupazzi
e risate
liete per le nostre battaglie fra ragazzi!
Giornate spensierate, dove
siete?
In fretta e per sempre ve ne andaste via,
con i rosei sogni della
mia fantasia…
E adesso che cosa mi rimane?
Ricordi, nostalgie, memorie
vane…
Sì, disse un poeta, niente è più dolce
e triste delle cose lontane!