LA VENDEMMIA

Nell'aria di ottobre velata ed azzurrina,
profumano le ultime rose bruciate da gocce di brina.
Mi giunge ad ondate dal campo vicino
rumore di tralci e di uve tagliate,
allegra la voce del contadino con fresche risate di bimbi….
mi culla quel suono come un dolce scrosciar di cascata……
Di grappoli gonfi son piene le ceste,
spoglia, l'anima mia, di autunno si veste.
soffia dai monti con lunghi gemiti la tramontana…..
ripenso ai giorni felici di una vendemmia lontana.
C'č festa di luce nel sole, son mille i bagliori che espande…..
tremano le labbra ansiose di mille domande….
Il bosco ha il corbezzolo in fiore, nasconde nel muschio
funghi, castagne e nocciole
mentre io aspetto ed ho una speranza nel cuore,
come fiamma di salvia scarlatta divampa ed accende le aiuole.
Nell'ora del  giorno che muore, inseguo un sogno fugace:
scenda pian piano sulla terra un'antica pace.
Nel cielo son palpiti d'ali, sui rami c'č un frullo di spole,
nel petto son tanti i sospiri…..
volteggia una rondine in alto, facendo monotoni giri.